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Invalsi: attività ordinaria? Come comportarsi nei confronti delle prove Invalsi? Atto di rimostranza al D.S.

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INVALSIVessazioni per i Docenti e per il personale ATA

Molti dirigenti scolastici continuano a sostenere che il lavoro di data entry, relativo alle prove Invalsi, è di competenza dei docenti ma ciò non è statuito da nessuna norma.

L’interpretazione secondo la quale i docenti dovrebbero lavorare gratis per l’Invalsi, discende dal disposto dell’art. 7 comma 5 del Decreto Legislativo 62/2017 che così recita:

“Le azioni relative allo svolgimento delle rilevazioni nazionali costituiscono per le istituzioni scolastiche attività ordinarie d'istituto”.

Una norma generica, la quale sicuramente impone ad ogni istituto scolastico, come persona giuridica, a provvedere in merito (volendo si potrebbe fare anche con una gara d’appalto), le coperture finanziarie per il lavoro extracontrattuale non vengono indicate tanto da arrivare a pretendere lavoro gratis con modalità talvolta estorsive e meritevoli di attenzione. Pur volendo ritenere che debbano essere i docenti o il personale ATA a farsi carico di attività che sono proprie di un’altra amministrazione qual è l’Invalsi, con la quale il personale scolastico non ha alcun legame contrattuale, il richiamato dettato normativo nulla disciplina in merito all’impegno che docenti e non docenti dovrebbero prestare (tempistiche da rispettare, modalità e criteri di individuazione, coperture finanziarie che servono remunerare i docenti per attività extracattedra o corrispondere lo straordinario per il personale Ata).

Il fatto che si tratti di un'attività ordinaria non presuppone che debba essere svolta gratis, al di fuori di ogni disciplina contrattuale e da ogni norma regolatrice dei rapporti di lavoro.

Sforzandoci di ritenere l'attività di data entry svolta per un ente statistico una funzione docente, l'unico compromesso ci pare il seguente:

a) cercare di fare in modo che docenti e/o ATA svolgano l'attività nelle ore cattedra e o di lavoro (ipotesi quasi sempre impraticabile);

b) corrispondere un compenso aggiuntivo prevedendolo nella contrattazione

integrativa;

c) appaltare ad una ditta il lavoro di "caricamento dati".

Da qualche anno il problema si pone prevalentemente nella scuola primaria, per essa l’istituto statistico non ha predisposto l’informatizzazione delle attività demoscopiche che gli competono, così come ha fatto negli altri ordini, nè si preoccupa di provvedere alle attività che ne conseguono.

La Gilda già da tempo chiede la risoluzione in sede contrattuale affinchè l’Invasi corrisponda quanto deve.

Laddove riusciremo a dimostrare che i docenti vengono “intimiditi e/o ricattati”, porremo anche la questione in termini penali segnalando alla Procura della Repubblica i dirigenti scolastici ed interesseremo l’ispettorato di lavoro.

- come difendersi

- vessazioni per i docenti e ata

- atto di rimostranza al DS

 

 

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